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Il programma nucleare iraniano: aspetti tecnici e implicazioni geopolitiche

Temi

Dal 2003, le difficoltà incontrate nel verificare la natura esclusivamente pacifica delle ambizioni nucleari dell’Iran hanno prodotto notevoli tensioni che sono in parte rientrate nel 2015, quando uno storico accordo ha portato all’adozione di un sistema avanzato di controlli e costrizioni tecniche sul programma nucleare iraniano. Con l’elezione del Presidente Trump gli Stati Uniti, che avevano promosso l’accordo, hanno assunto una posizione diametralmente opposta, uscendo dall’intesa e adottando nuove sanzioni nei confronti dell’Iran. Quali possono essere le conseguenze di questa scelta? Può l’Europa assumere un ruolo chiave per salvare l’accordo? Quale rilevanza detiene ancora la questione nucleare iraniana sull’evoluzione degli equilibri politico-strategici globali e mediorientali?

Note dell'Organizzatore

A distanza di 8 anni dall’Adoption Day è previsto il termine effettivo delle sanzioni Ue che riguardano la proliferazione nucleare iraniana – o prima del termine in caso che l’Aiea certifichi che tutte le attività nucleari iraniani siano di tipo pacifico. Quel momento viene definito come “Transition Day”. Cosa dice il 5+1? Il trattato prevede che il programma nucleare iraniano sia esclusivamente volto a fini pacifici e segna un avanzamento fondamentale nei rapporti internazionali in merito a questa problematica. L’adempimento di questo accordo è visto come una pietra miliare per la pacificazione internazionale e stabilità regionale affermando che l’Iran non intenderà dotarsi di nessun tipo di armamento atomico, sia esso acquisito o costruito in proprio.
Una commissione congiunta composta da E3/Eu+3 (Francia, Germania e Uk) e dall’Aiea è preposta a vigilare sull’attuazione delle clausole del trattato pur sempre nello spirito del rispetto reciproco e nel mantenimento della volontà di costruire nuove relazioni con l’Iran. Tale commissione si riunisce con scadenza biennale – o prima se necessario – per fare il punto sui progressi fatti dalle parti e per adottare eventuali misure eccezionali.


Maurizio Primo Carandini
Dirigente Scolastico